sociologia: la generazione dei classici

Gli autori classici come Marx, Durkheim e Weber hanno contribuito in modo significativo alla teoria sociologica. Marx ha analizzato i conflitti di classe, Durkheim ha esplorato la solidarietà sociale e Weber ha studiato la razionalizzazione sociale.


Secondo Durkheim, la differenza principale tra la società industriale e quella preindustriale è la transizione dalla solidarietà meccanica a quella organica. Nelle società industriali, la divisione del lavoro crea una maggiore interdipendenza tra gli individui.

Durkheim ha identificato tre tipi principali di suicidio: altruistico, legato all'adesione incondizionata alle norme del gruppo; egoistico, derivante dall'isolamento sociale; anomico, caratteristico delle società moderne con legami sociali allentati. Il suo lavoro, esposto nel classico "Il suicidio" del 1897, rivela il suicidio come un fenomeno socialmente analizzabile. Durkheim sottolinea l'importanza dell'integrazione individuale nella società e evidenzia che il suicidio non è solo una somma di eventi tragici individuali ma un atto di ribellione contro la società.


La società è esterna agli individui poiché impone norme e valori attraverso la socializzazione. È coercitiva nel senso che esercita il controllo sociale attraverso le istituzioni e le norme, influenzando il comportamento degli individui.




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