pedagogia: scuole e università

 Nel XII secolo, si svilupparono diverse novità di interesse pedagogiche. Tra queste, l'uso sempre più diffuso del metodo scolastico, l'accento sull'insegnamento delle arti liberali e l'emergere delle università.

Nelle scuole di Chartres e di San Vittore si insegnavano le arti del trivium e quadrivium. Secondo Bernardo di Chartres(maestro di grammatica), gli allievi dovevano seguire il "metodo di studio scolastico" che comprendeva l'uso di autorità classiche, la dialettica e la logica per acquisire conoscenze.

Lo scopo dell'educazione secondo Ugo di San Vittore era principalmente la formazione spirituale e religiosa degli individui, con un'enfasi sull'approfondimento della conoscenza divina.


Le prime scuole di grammatica si diffusero principalmente nelle città di Parigi, Bologna e Oxford.


Le prime università nacquero in Europa, in risposta alla necessità di formare una classe di individui istruiti, in particolare sacerdoti e giuristi. Queste istituzioni erano spesso fondate da autorità ecclesiastiche o monarchiche e servivano a promuovere la conoscenza religiosa e legale.

Il papato e l'impero reagirono in modi diversi alla nascita delle università. Il papato spesso appoggiava la fondazione di università, in quanto queste istituzioni promuovevano la formazione religiosa. L'impero, d'altro canto, a volte vedeva le università come una minaccia alla sua autorità, ma in alcune regioni le supportava per scopi politici ed educativi.


Il contrasto tra maestri laici e religiosi nelle università medievali era spesso dovuto a questioni di controllo e ideologia. I maestri laici erano spesso interessati all'insegnamento secolare e all'indipendenza accademica, mentre i religiosi erano più legati alla Chiesa e all'insegnamento della teologia. Queste differenze portavano a conflitti sulla gestione delle università.

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